La lotta alla celiachia diventa ‘molecolare’ all’Irccs Fondazione Policlinico di Milano, dove il Centro per la prevenzione della malattia celiaca è impegnato in un progetto di ricerca che promette di migliorare la diagnosi del disturbo, evitando biopsie, e di prevederne la prognosi.
Questi studi saranno sostenuti dai proventi di una birra gluten free, raccolti con il lancio sul mercato italiano di una bottiglia in ‘special edition’ prodotta e diffusa in serie limitata.
L’idea è del birrificio scozzese Wellpark Brewery di Glasgow, 400 anni di produzione alle spalle, che ha creato una bottiglia speciale della ‘Tennent’s Authentic Export Gluten Free‘, birra senza glutine che possono bere tutti compresi i celiaci e gli intolleranti al glutine.
L’iniziativa è stata protagonista di una serata organizzata il 22 settembre nel capoluogo lombardo, in occasione della Milano Beer Week, presso lo Sloan pub di piazza Cadorna. Gli ospiti hanno assistito allo show cooking dello chef del Gambero Rosso Marcello Ferrarini, che sarà da noi il 4 ottobre per uno show cooking (qui info), e hanno potuto degustare la birra senza glutine. Presente anche Luca Elli che gestisce il Centro per la prevenzione della malattia celiaca dell’ospedale di via Sforza.
“Dopo due anni di distribuzione in Italia, con grande successo, della prima birra senza glutine prodotta dalla casa scozzese – sottolineano i promotori dell’iniziativa per il sociale – Tennnet’s Authentic Export ha deciso di sposare il progetto” del Policlinico meneghino “per aiutare e affrontare la ricerca in ambito molecolare che risulta di fondamentale importanza per la comprensione dei meccanismi alla base della malattia celiaca, che registra nel nostro Paese un costante e preoccupante crescita”.
“Ricordiamo che in Italia il numero stimato di celiaci è di oltre 600.000 persone – prosegue la nota – e le diagnosi di intolleranza al glutine aumentano del 10% all’anno. Si valuta che oggi una persona su 100 lo sia. Dare un aiuto concreto a centri specializzati come questo significa migliorare la comprensione dei microRna non codificanti che regolano l’espressione genica di molte proteine coinvolte nello sviluppo e nel metabolismo cellulare, nella fibrosi e nella funzione immune. Si tratta di un altro passo per realizzare un sogno: trovare una soluzione al problema della celiachia”.
“Il progetto che vogliamo ampliare grazie a questa donazione – dichiara Elli – riguarda l’individuazione di alcuni biomarker presenti nel sangue periferico dei celiaci, che ci consentano di valutare la presenza di tale disturbo autoimmune saltando la biopsia duodenale e la gastroscopia. Inoltre, questi marker potranno anche darci degli indizi riguardo la prognosi e lo sviluppo di possibili comorbidità”.
Quindi, amici celiaci ed intolleranti, non ci resta che bere tanta birra per promuovere tanta ricerca!!!
Vi aspetto, sempre con un sorriso.