11MILA CASI IN PIÙ NEL 2015
È stata rilasciata nei giorni scorsi il report annuale (riferito all’anno 2015) del Ministero della Salute per la Celiachia.
Nel 2015 sono stati diagnosticati 182 mila casi, 10 mila in più rispetto al 2014. La celiachia continua a riguardare sempre più le donne (129.225) rispetto agli uomini (53.633).
Dal punto di vista “geografico”, il 47% è concentrato al Nord, il 22% al Centro, il 20% al Sud e l’11% nelle Isole. Le Regioni con il maggior numero di celiaci residenti sono, al primo posto, la Lombardia seguita da Lazio e Campania.
Questi numeri mostrano una crescita del 5% delle diagnosi rispetto al 2014 dov’erano 172mila.
“La celiachia – ricorda il Ministero – è una condizione permanente in cui il soggetto che ne risulta affetto deve escludere rigorosamente il glutine dalla sua dieta. Questa patologia si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti e colpisce circa l’1% della popolazione. In Italia la percentuale è dello 0,3%”.
La celiachia risulta concentrata nella fascia di età tra i 19 e i 40 anni con quasi il 35,12%, a seguire quella che va dai 41 ai 65 anni con il 30,58%.
Nel 2015 la Regione dove si è registrata la prevalenza media più alta è la Toscana con 0,38% seguita a pari merito, con lo 0,37%, da Provincia Autonoma di Trento, Sardegna e Valle D’Aosta; invece la Regione dove si è registrata la prevalenza media più bassa è ancora la Basilicata, con lo 0,18%.
Esiste qualche particolare motivo tra le differenti distribuzioni nelle varie regioni? Sicuramente la maggiore sensibilità ad una diagnosi ne favorisce la scoperta, seguita poi anche da abitudini alimentari e tipologia di cibo ingerita.
Dal confronto con la prima Relazione Annuale, redatta nel 2007, si evince che le diagnosi di celiachia sono passate da 64.398 a 182.858, e ciò è avvenuto grazie soprattutto alla sensibilizzazione dei medici e degli operatori sanitari.
Per quanto i prodotti “senza glutine, specificatamente formulati per celiaci” o “senza glutine, specificatamente formulati per persone intolleranti al glutine” erogati come forma integrativa all’assistenza sanitaria, dai dati pervenuti è stata calcolata la stima delle somme erogate dal SSN per gli alimenti senza glutine nel 2014 e nel 2015. Dai calcoli effettuati è risultato che il contributo annuale totale è stato rispettivamente di € 227.753.844,00 e € 241.773.048,00.
“La diffusione delle informazioni – scrive il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin nella prefazione – l’aumento della attenzione degli operatori e della consapevolezza della collettività, supportate dall’applicazione in maniera efficace della normativa, rendono questa condizione sempre più agevole da affrontare quotidianamente, sia per il celiaco che per le persone che lo circondano”.